Roma, 2 mag. (Adnkronos) - “La giustizia può assolvere ma non è in grado di redimere. Sono dell’avviso, piuttosto, che anche gli adulti dovrebbero essere assistiti durante la loro detenzione così come lo sono i minori in analoghe situazioni”. E’ quanto afferma all’ADNKRONOS monsignore Giorgio Caniato, ispettore generale dei Cappellani dell’amministrazione penitenziaria e del dipartimento Giustizia Minorile.
Il religioso, nell’esprimere il suo parere sul recente caso Izzo, sostiene che “Nei carceri dovrebbero essere presenti equipe di specialisti che aiutano i detenuti a capire cosa e perché li ha portati a compiere i loro delitti”. Monsignore Caniato è dell’avviso che “non bisogna puntare il dito contro la libertà vigilata o altri simili atti di clemenza. Se l’accusato dovesse veramente risultare colpevole, non sarà la prima volta che succede. E’ stupido pensare di abolire la semilibertà, anche perché -conclude Caniato- le statistiche ci dicono che tali iniziative risultano vincenti su almeno 98 detenuti su 100”.