(Adnkronos) - “Ci sono poi tanti altri tipi di terrorismo, quello economico, propagandistico”, sottolinea l’ambasciatore, ripercorrendo la storia dei rapporti tra Stati Uniti e America Latina, per concludere che è stata “una storia di terrore”. Perchè allora la sanzione? “Semplice, io credo che il vero problema del presidente Bush sia il calo di popolarità come mai era successo nella storia americana - rincara - Quando si è in un momento di crisi, bisogna aggredire gli altri, creare invasioni in Iraq per catturare consensi nell’opinione pubblica”. Ed è in quest’ottica che a suo avviso si devono leggere questioni come quella del nucleare iraniano e “l’accanimento” di Washington contro un Paese che difende “un diritto legittimo”.
“Il mondo deve restare in allerta - prosegue, ricalcando osservazioni che appartengono alla retorica antiamericana di Chavez - Bush andrebbe incriminato formalmente davanti ad un tribuinale internazionale per la responsabilità nel massacro di tanta gente e per i danni ambientali, è peggio di Hitler”.
‘Storia di terrore’ a parte, il Venezuela registra al suo interno un crescente aumento della criminalità comune, problemi di sicurezza di cui il sequestro dell’imprenditore italiano Filippo Sindoni, poi ucciso dai suoi rapitori, rappresenta solo la punta dell’iceberg. “Il problema è quello della violenza urbana, soprattutto in una città come Caracas, dove vivono tra i 5 e i 6 milioni di persone - riconosce Chaves Samudio - La causa è eminentemente sociale e con riforme sociali si può rispondere”. (segue)