Lo studio, pubblicato su 'Nature', rivela infatti che questi neuroni 'attaccabrighe' sono localizzati nell'ipotalamo ventromediale e sono in connessione con altri neuroni, importanti proprio nell'accoppiamento. Il team di Dayu Lin della New York University spiega che, 'bersagliando' i neuroni dell'aggressività - e dunque stimolandoli - si possono scatenare comportamenti inopportunamente aggressivi negli animali maschi, contro oggetti inanimati e femmine.
Ulteriori analisi hanno rivelato che i neuroni che si attivano durante un'aggressione si spengono nel momento dell'accoppiamento. Cosa che suggerisce, concludono gli autori, una competizione tra i due comportamenti.