''Ormai, da tempo il nostro comparto e' allo sfascio - si legge in una nota del Movimento firmato dal suo leader Felice Floris -. Raddoppiano i costi di produzione e si dimezzano i guadagni, le aziende sono allo stremo e si va avanti producendo soltanto debiti. Questo senza che il consumatore finale ne tragga benefici mentre guadagna soltanto chi trasforma e commercializza. Questo succede - prosegue Floris - perche' la politica resta alla finestra e se ne lava le mani, nonostante i continui proclami da parte dell'assessore all'agricoltura che evidentemente ha ben altri interessi da difendere. Attorno al nostro settore e' cresciuto un vero e proprio esercito di parassiti che non lasciano il minimo spazio al guadagno di chi produce''.
''Intendiamo dire basta a questa situazione vergognosa - prosegue il leader del pastori sardi - e chiediamo soluzioni immediate, perche' attendiamo da troppo tempo che il mondo pastorale venga tenuto nel debito conto dalla politica regionale e nazionale. Se non avremo risposte immediate e serie - conclude il documento di Felice Floris - la nostra sara' una mobilitazione senza precedenti in tutta la Sardegna. Una mobilitazione che sara' anche di proposta, a patto che la politica voglia tenerne conto senza scappare, ancora una volta, di fronte alla gravissima crisi di migliaia di aziende agro pastorali arrivate allo stremo''.