Milano, 3 nov. (Adnkronos) - ''Sulla sentenza Pacciani vorrei rispondere come faceva di solito la mi nonna: mi spiace tanto, ma mi spiace anche che in giro ci siano stati tanti omicidi''. Con difficolta', visibilmente impacciato ma anche contrariato per la domanda, Roberto Benigni ha cosi' risposto, questa sera a Milano, alle domande riguardanti il 'mostro di Firenze' sottolineando inoltre di ''esser rimasto molto male nel veder comminato un ergastolo, che e' un po' una pena di morte, ma qui -ha aggiunto- entreremmo in un discorso troppo lungo e difficile''.

Scortato come un vero 'mostro' da agenti di polizia ed assediato da fotografi e giornalisti, Benigni ha presentato questa sera al Circolo della Stampa di Milano la sua fatica letteraria, tratta dall'omonimo film e scritta a quattro mani per la Longanesi con Vincenzo Cerami. Il libro, 177 pagine al costo di 24 mila lire ed in vendita da domani, e' scaturito dall'esperienza cinematografica ed e', a detta dell'autore, una sorta di capovolgimento, ''come fare la mucca dal latte o prima un figlio e poi all'amore''.

Tornando al rapporto tra il film ed il processo Pacciani, ''quest'ultimo -ha precisato Benigni- e' stato fatto apposta in questo periodo, per sfruttare la pubblicita' del mio film, cosi' come accadde per 'Johnny Stecchino' ed il processo Riina''. Benigni ha poi spiegato come la scelta dell'attore che al termine del film interpreta il vero mostro e la sua somiglianza con Pacciani sia del tutto casuale, ''forse frutto dell'inconscio''. (segue)