Padova, 17 lug. (Adnkronos) - Gli intrecci tra Cosa Nostra e la societa' civile, costituita da liberi professionisti ''disponibili'', sono stati ribaditi oggi nel corso dell'udienza all'aula bunker di Padova al processo relativo all'operazione di polizia ''Golden Market'' (dalle iniziative del pentito Gaspare Mutolo), che nel febbraio 94 porto' in carcere decine di presunti boss mafiosi e appunto otto professionisti palermitani, tra medici, avvocati e funzionari di banca, accusati di associzione mafiosa.
Davanti al tribunale di Palermo, in trasferta a Padova per motivi di sicurezza, il pentito Mario Santo Di Matteo ha confermato di aver ''conosciuto ad una riunione a Villabate, dove accompagnai Giovanni Brusca, il dott. Giuseppe Guttadauro che era uomo d'onore -ha sottolineato il collaboratore di giustizia- mi venne presentato come tale da Giovanni Brusca, capo mandamento della famiglia di San Giuseppe. Alla riunione parteciparono anche Giuseppe e Filippo Gavriano''.
Secondo i pentiti il medico Giuseppe Guttadauro, chirurgo, avrebbe curato mafiosi feriti ricoverati in cliniche private. (segue)