Bruxelles, 31 mag. (Adnkronos/Dpa)- Il ponte a Varvarin e il sanatorio a Surdulica erano obiettivi militari, dunque non c'e' stato alcun errore da parte dei caccia della Nato, che, secondo fonti serbe, avrebbero provocato la morte di 22 persone e il ferimento di altre decine. A ribadirlo e' stato oggi il portavoce dell'Alleanza atlantica, Jamie Shea, precisando che quello di Surdulica non era un sanatorio - dove, secondo fonti di Belgrado, erano ospitati molti profughi dalla Croazia - bensi' una caserma dell'esercito.
Prima di ogni missione, ha ricordato Shea, al quartier generale della Nato si discute per quattro ore degli obiettivi da colpire e ai piloti sono date istruzioni precise perche' evitino di fare vittime tra la popolazione, dunque, se all'ultimo minuto ci si accorge che sull'obiettivo ci sono civili, si rinuncia alla missione. Il portavoce ha poi riferito che tra la notte scorsa e stamattina i caccia della Nato hanno effettuato 772 missioni, tra cui 323 bombardamenti e 92 attacchi contro le postazioni della contraerea.
Secondo fonti serbe, il bombardamento da parte della Nato del ponte a Varvarin avrebbe provocato la morte di undici persone e altrettante ne sarebbero morte nell'attacco a Surdulica, dove si conterebbero anche 37 feriti.