ELEZIONI: GUZZANTI, FINALMENTE PREMIER ATTACCA PRODI PER SEDUTA SPIRITICA SU MORO
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ELEZIONI: GUZZANTI, FINALMENTE PREMIER ATTACCA PRODI PER SEDUTA SPIRITICA SU MORO
'PER GROTTESCA STORIA E' DEFERITO A TRIBUNALE MINISTRI, SOTT'ACCUSA PER DOSSIER MITROKHIN'

Roma, 1 apr. (Adnkronos) - “Finalmente il presidente del Consiglio ha deciso di attaccare Romano Prodi anche per il suo torbido passato e in particolare per la vergognosa vicenda dalla pretesa seduta spiritica durante la quale fu fatta emergere l’informazione sul covo delle Brigate Rosse in via Gradoli a Roma durante i terribili giorni dell’interrogatorio di Aldo Modo da parte di chi lo aveva catturato con la più sanguinaria operazione di commando mai avvenuta in Italia e di chi si accingeva a sopprimerlo dopo aver ottenuto da lui le informazioni desiderate”. E’ quanto afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia e presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul dossier Mitrokhin Paolo Guzzanti, aggiungendo che “anche per le ipotesi di reato relative alla grottesca storia del piattino semovente, l’aspirante presidente del Consiglio Romano Prodi ha ricevuto un avviso di garanzia ed è deferito al Tribunale dei ministri”.

“Prodi è poi sotto accusa -riferisce ancora Guzzanti- per aver consentito e approvato la manipolazione del dossier Mitrokhin in modo che le informazioni sul partito sovietico in Italia fossero rese incomprensibili, inutili, inutilizzabili”. Quanto alla vicenda legata alla presunta seduta spiritica, Guzzanti aggiunge: “Prodi non soltanto mentì sulla fonte dell’informazione, ma la volle personalmente trasmettere alla segreteria della Dc e non alle autorità competenti, provocando una operazione di polizia nel paese di Gradoli nell’alto Lazio, la cui notizia permise ai brigatisti di via Gradoli in Roma di eclissarsi”.

“L’ipotesi che il buon professor Prodi abbia finora mentito per salvaguardare la fonte (qualche bravo giovane dell’Autonomia operaia) dopo 28 anni è -a giudizio di Guzzanti- completamente priva di fondamento e a mio parere copre ben altro: la legge consentiva allora come consente oggi di proteggere la fonte che non desidera essere individuata, senza alcun danno per chi ne trasmette le notizie’’.

‘’Sta di fatto inoltre -conclude il senatore di Fi- che la società Nomisma fondata da Prodi è stata in joint venture con l’istituto Plehanov di Mosca, sezione economica del Kgb, e che lo stesso Prodi durante il golpe del suo amico Pavlov contro Gorbaciov, spiega le buone ragioni dei golpisti al Corriere della Sera dicendosi ansioso di conoscere le nuove direttive economiche dell’Urss tornata al comunismo dalla guerra fredda”.

(Sin/Opr/Adnkronos)